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METODO ANTI MULTA: imbattibile, il trucco che funziona | Basta sorprese e soldi buttati in sanzioni

Metodo anti multa (canva) newsecologia.it

Un sistema ingegnoso quanto rischioso, il metodo anti multa si sta diffondendo a macchia d’olio, ecco di cosa si tratta.

Le norme stradali nascono per tutelare la sicurezza di tutti.

Eppure c’è sempre chi cerca il modo di aggirarle, trasformando le regole in ostacoli da superare.

La fantasia dei trasgressori sembra non conoscere limiti, e le nuove tecnologie diventano un alleato potente per scappare dalle sanzioni.

Ma davvero funziona? Come si attiva il metodo anti multa e a cosa fare attenzione.

Norme e scappatoie: un gioco infinito tra autorità e automobilisti

Le regole di circolazione hanno un obiettivo chiaro: ridurre incidenti, proteggere vite, garantire un flusso ordinato del traffico. Tuttavia, molti automobilisti le percepiscono più come imposizioni scomode che come strumenti di sicurezza. Questo atteggiamento alimenta un fenomeno diffuso: la ricerca sistematica di scorciatoie per evitare multe e controlli.

Con l’avvento dei social e della messaggistica istantanea, le scappatoie hanno assunto una nuova dimensione. WhatsApp, Telegram e altre piattaforme sono diventate luoghi dove circolano informazioni che, invece di rafforzare la sicurezza, la indeboliscono. Gruppi composti da migliaia di iscritti si scambiano segnalazioni sui posti di blocco o sugli autovelox, complicando il lavoro delle autorità e trasformando la tecnologia in un’arma a doppio taglio.

Multa auto (canva) Newsecologia.it

Cos’è davvero il “metodo anti multa” e come funziona

Il cosiddetto “metodo anti multa” è la pratica di condividere in tempo reale la posizione di autovelox mobili, controlli etilometrici e pattuglie della polizia. Nasce in Galizia, dove viene chiamato Metodo Galiziano, ma si è rapidamente diffuso in tutta la Spagna. Un cittadino di La Coruña, ad esempio, aveva creato interi gruppi WhatsApp dedicati solo a segnalare i controlli su A Costa da Morte, utilizzando anche Facebook, X e Instagram. Nonostante le prime multe, ha continuato a gestire queste reti, accumulando nuove denunce. La DGT (Direzione Generale del Traffico) ha acceso i riflettori su questo fenomeno, consapevole che rappresenta una minaccia diretta all’efficacia dei controlli.

La normativa attuale, infatti, non vieta la condivisione di informazioni tra utenti, creando una zona grigia difficile da regolare. Per questo l’agenzia spagnola sta valutando modifiche legislative per introdurre sanzioni più severe. Avvisare altri conducenti dei controlli è già oggi considerato un’infrazione grave dal Regolamento generale per i conducenti. Tuttavia, finché le app restano formalmente legali, i trasgressori continueranno a sfruttare la tecnologia per sentirsi più furbi delle regole. Una furbizia che, paradossalmente, mette a rischio proprio quella sicurezza che le normative cercano di proteggere.

Published by
Barbara Guarini