Green Economy

ALLARME LITIO: la rivoluzione dei veicoli elettrici rischia di fermarsi entro il 2029 | Possibili soluzioni

Un nuovo studio mette in luce un futuro incerto per il litio: la crescita dei veicoli elettrici supera di gran lunga la capacità produttiva.

Il mondo corre verso la mobilità elettrica, ma la strada non è priva di ostacoli.

Le batterie al litio sono il cuore pulsante della transizione energetica, eppure la loro disponibilità non sembra allinearsi con le ambizioni di Cina, Europa e Stati Uniti.

Quali conseguenze può avere questa distanza tra domanda e offerta?

E, soprattutto, esistono soluzioni capaci di ridurre il rischio di un collo di bottiglia che potrebbe rallentare la rivoluzione green?

Una corsa che rischia di sfuggire di mano

Negli ultimi anni la spinta verso l’elettrificazione dei trasporti è diventata uno dei pilastri delle strategie energetiche globali. La domanda di veicoli elettrici cresce a ritmi vertiginosi e, con essa, aumenta la necessità di materie prime fondamentali per la produzione di batterie. Il litio, in particolare, è considerato il metallo chiave per garantire l’autonomia e la durata delle nuove generazioni di auto, autobus e mezzi di trasporto sostenibili.

Tuttavia, la concentrazione delle riserve in poche aree del pianeta e la complessità delle catene di approvvigionamento sollevano più di una preoccupazione. Cina, Europa e Stati Uniti rappresentano insieme circa l’80% delle vendite globali di veicoli elettrici, ma nessuna di queste aree riesce a garantire con le proprie risorse interne la copertura dei fabbisogni futuri. Se non si agirà con lungimiranza, il rischio è che l’entusiasmo per la mobilità sostenibile si scontri con un muro fatto di carenze strutturali.

Auto elettriche (Canva) Newsecologia.it

Carenza litio: le possibili soluzioni per evitare il blocco totale

Una ricerca internazionale condotta da università cinesi e svedesi ha analizzato la disponibilità di litio nei prossimi cinque anni. Gli studi hanno messo in evidenza un divario netto tra domanda e produzione locale. Secondo le stime, entro il 2030 ci sarà bisogno di oltre 1,3 milioni di tonnellate di carbonato di litio. Mentre si calcola in Cina una capacità produttiva interna che difficilmente supererà 1,1 milioni. In Europa il fabbisogno stimato è di circa 792 mila tonnellate, mentre la produzione potrebbe fermarsi a meno della metà. Negli Stati Uniti la distanza appare meno marcata, ma comunque significativa.

Attualmente gran parte delle importazioni proviene da due soli fornitori principali, Cile e Australia, il che espone a vulnerabilità geopolitiche e commerciali. Gli studiosi avvertono che un aumento delle importazioni da parte di una regione rischierebbe di ridurre l’accesso delle altre, acuendo le tensioni internazionali. Per questo, oltre a potenziare l’attività mineraria e diversificare i partner commerciali, occorre puntare su innovazione e nuove tecnologie: batterie di nuova generazione, sistemi di riciclo avanzato e una maggiore diffusione di veicoli elettrici nei trasporti pubblici. Il messaggio finale è chiaro: senza un’azione immediata e coordinata, la carenza di litio potrebbe rallentare in modo significativo il raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici fissati per il prossimo decennio. La transizione non può prescindere da un equilibrio tra sostenibilità, approvvigionamento sicuro e innovazione tecnologica.

Published by
Barbara Guarini