Nuove missioni spaziali con Vega-C e Spectrum segnano una svolta per l’Europa: tra validazioni e innovazioni, lo spazio guarda al futuro.
Che cosa serve per trasformare un’idea in una conquista spaziale? Non basta un laboratorio, né una simulazione virtuale: occorre il cielo vero. È in orbita che i prototipi rivelano la loro forza o le loro fragilità.
In questo scenario di prove decisive si muove la nuova alleanza europea che punta a portare innovazione e concorrenza anche tra i lanciatori.
Una sfida che coinvolge l’Agenzia Spaziale Europea e Avio, ma non solo: i riflettori si accendono anche su Isar Aerospace.
Cosa sta succedendo e quali sono i progetti in partenza e futuri.
L’Europa ha deciso di scommettere su una formula diversa dalle missioni tradizionali: piccoli voli mirati, concepiti per mettere alla prova tecnologie ancora in fase di sviluppo. Questo approccio, conosciuto come IOD/IOV (in-orbit demonstration/validation), apre le porte a una sperimentazione concreta e immediata, riducendo i tempi che separano i progetti dal loro impiego reale.
Con la Flight Ticket Initiative, lanciata da ESA insieme alla Commissione Europea, il settore aerospaziale si arricchisce di nuove opportunità. L’obiettivo è duplice: da un lato stimolare la competitività, dall’altro diversificare i fornitori. Una strategia che non si limita a consolidare le competenze già esistenti, ma che vuole anche dare spazio a start-up e centri di ricerca pronti a proporre soluzioni coraggiose, capaci di affrontare sfide come i detriti spaziali o la transizione ecologica.
Nel quadro della nuova iniziativa, Avio ha siglato tre contratti che vedranno protagonista il suo lanciatore Vega-C dalla base di Kourou. Le missioni comprenderanno progetti rivoluzionari: un sistema di deorbitazione basato su un nastro di alluminio ideato dalla spagnola Persei, il cubesat tedesco Pluto+ del DLR con pannelli solari flessibili e, infine, GapMap-1 della francese Grasp, pensato per monitorare i gas serra con precisione senza precedenti.
Parallelamente, Isar Aerospace porterà in orbita con il lanciatore Spectrum due missioni dalla base norvegese di Andøya. La prima metterà alla prova satelliti in grado di effettuare manovre di avvicinamento per simulare operazioni di pulizia orbitale, mentre la seconda permetterà a vari partner di sperimentare sensori e componenti su tre cubesat coordinati da Isispace. Cinque missioni, due lanciatori e un’unica direzione: consolidare la leadership europea nello spazio attraverso innovazione, collaborazione e nuove opportunità industriali.