Tagete, il fiore che illumina giardini e orti: guida completa alla coltivazione

Colori intensi e proprietà sorprendenti: scopri come coltivare, curare e seminare il tagete, il fiore che protegge giardini e orti naturalmente.

Un balcone in fiore, un orto rigoglioso, un giardino che esplode di colori caldi. Tutto questo può nascere da un’unica pianta: il tagete.

Resistente, generoso e sorprendentemente utile, non è solo un fiore ornamentale ma anche un alleato prezioso per chi coltiva con passione.

C’è chi lo sceglie per la sua bellezza e chi per la sua capacità di proteggere il terreno da parassiti indesiderati.

Ma quali sono i segreti della coltivazione del tagete? Ecco tutto quello che devi sapere.

Tagete, tra leggenda e utilità in giardino: non solo ornamentale

Conosciuto anche come garofano d’India, il tagete appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Il suo nome scientifico è Tagetes spp., che comprende specie molto apprezzate come Tagetes erecta, dal portamento alto e fiori corposi, Tagetes patula, compatto e dai petali screziati, e Tagetes tenuifolia, delicato e aromatico.

Originario delle Americhe, deve il nome al mitico Tages, simbolo etrusco di sapienza. Oggi è una delle piante più amate per la sua resistenza e la lunga fioritura del tagete, che dall’inizio dell’estate arriva fino all’autunno inoltrato. Non è solo un piacere per gli occhi: questo fiore è utilizzato anche come repellente naturale contro nematodi e parassiti, motivo per cui è spesso presente negli orti biologici e sinergici.

Fiori tagete
Fiori Tagete (Canva) Newsecologia.it

Semina e cura dei fiori da giardino e vaso: consigli pratici

La semina del tagete avviene tra marzo e maggio, a seconda del clima. Nei luoghi più freddi si preferisce iniziare in semenzaio, per poi trapiantare all’aperto una volta scongiurate le gelate. Nei climi miti, invece, si può seminare direttamente in piena terra o in vaso. I semi vanno interrati a circa 1 cm di profondità, con una distanza di 20-25 cm tra le piantine. La germinazione è rapida: bastano 5-10 giorni per vedere i primi germogli.

La cura del tagete è semplice ma richiede costanza. La pianta ama il sole diretto e non tollera terreni troppo bagnati: meglio annaffiare solo quando la terra appare asciutta al tatto. Un fertilizzante organico, somministrato una volta al mese durante la crescita, stimola una fioritura più abbondante. Eliminare i fiori secchi prolunga la vitalità della pianta, mentre in autunno è utile tagliare alla base per favorire la ricrescita l’anno successivo. La lunga fioritura del tagete, che regala sfumature di giallo e arancione fino a ottobre, non è solo un ornamento. Questo fiore attira api e altri insetti impollinatori, arricchendo la biodiversità del giardino. Coltivarlo, quindi, significa non solo avere uno spazio più bello, ma anche contribuire al benessere dell’ambiente.