Vacanze set-jetting 2025: perché sempre più turisti inseguono le serie TV (e cosa rischiano i luoghi iconici)

Milioni di viaggiatori scelgono le mete viste in TV, ma dietro l’emozione di una vacanza particolare si nasconde un rischio reale.
Hai mai sognato di camminare dove camminava il tuo personaggio preferito?
Visitare quel castello, quel vicolo, quel panorama visto mille volte in streaming?
Oggi non è solo un sogno da fan: è una tendenza inarrestabile che sta cambiando il turismo.
Ma dietro la magia dei set cinematografici si nasconde una realtà che pochi raccontano davvero. Cosa rischiano i luoghi iconici.
Il nuovo volto del turismo: tra schermo tv e vacanze particolari
C’è stato un tempo in cui si viaggiava per vedere l’arte, rilassarsi al sole o perdersi nella natura. Oggi, sempre più spesso, si viaggia per riconoscere qualcosa. Un’inquadratura. Una scena. Una colonna sonora nella testa mentre si scatta una foto. È il “set-jetting”, e non è più una moda di nicchia per nerd cinefili. È diventato una delle principali molle emotive che spingono le persone a prenotare voli, treni, hotel.
In un mondo in cui l’esperienza è tutto e l’identificazione con un personaggio o una storia diventa parte dell’identità personale, visitare i luoghi dei film e delle serie TV è un modo per “toccare con mano” qualcosa di intangibile. Non solo selfie nei luoghi cult, ma un vero e proprio rito: si va lì per sentire un legame, per fare parte di una storia che prima si poteva solo guardare da fuori.

Quando il turismo si trasforma in fiction (con effetti reali)
Secondo un’importante piattaforma di viaggi, il fenomeno è ormai globale e strutturato. Non si parla più solo di Hollywood o delle grandi produzioni americane. Serie come Drive to Survive hanno portato orde di turisti nei circuiti di Formula 1 in Medio Oriente o nell’italiana Motor Valley. Ma l’effetto più esplosivo si vede nei paesaggi: la Scozia di Outlander, la Croazia di Game of Thrones, la Nuova Zelanda di Il Signore degli Anelli. Ogni fiction di successo genera un’onda lunga di turisti che vogliono vivere “quel” momento.
E l’Italia non fa eccezione. Dal Lago di Braies alle Cinque Terre, dalla Costiera Amalfitana alle strade di Roma viste in Ripley, ogni location diventa una calamita. Ma la popolarità ha un prezzo: l’overtourism. Piccoli borghi si ritrovano invasi da flussi ingestibili, con impatti sulla vita locale, sull’ambiente e sulla tenuta delle infrastrutture. Quello che inizia come un sogno condiviso rischia di diventare un incubo per chi quei luoghi li vive ogni giorno. Il set-jetting emoziona, coinvolge, muove milioni di persone. Ma chi penserà a proteggere i luoghi che lo rendono possibile?