ALLARME Raccolta Differenziata 2025: perché 1 giovane su 5 la ignora e cosa fare per invertire la rotta

Giovani alla raccolta differenziata
Giovani alla raccolta differenziata (Canva) Newsecologia.it

Cresce la raccolta differenziata, ma quasi 1 giovane su 5 ancora non aderisce: le ricerche rivelano i dati. Come cambiare nel 2025.

C’è una generazione che parla di ambiente, ma spesso dimentica di agire nel quotidiano.

I dati dicono che i giovani non sempre riciclano, e il vetro resta spesso nel sacco sbagliato.

Ma perché accade proprio a loro, cresciuti tra Fridays for Future e campagne green?

Tra social, abitudini confuse e vacanze, qualcosa ancora non funziona. Ma qualcosa si muove nel 2025.

Un paradosso generazionale: green fuori, distratti dentro

Hanno a cuore il futuro del pianeta, scendono in piazza con cartelli colorati e slogan incisivi. Eppure, quando si tratta di separare carta, plastica e vetro, molti giovani inciampano nelle basi. È un paradosso che emerge sempre più chiaramente nei dati sulla raccolta differenziata: sotto i 25 anni, la percentuale di chi dichiara di non separare correttamente i rifiuti è ancora sorprendentemente alta.

Le cause? Molteplici. Innanzitutto, la mobilità: chi cambia città per studio o vacanza spesso non conosce le regole locali, diverse da comune a comune. Poi c’è il fattore disattenzione, alimentato da stili di vita veloci, consumo “on the go”, e poca voglia di cercare il bidone giusto. Infine, un’idea diffusa ma sbagliata: che basti “fare il possibile” per essere sostenibili. Ma il possibile, quando si parla di rifiuti, non basta.

Raccolta differenziata
Raccolta differenziata (Canva) Newsecologia.it

I numeri del vetro: cresce la consapevolezza, ma resta un buco generazionale

Nel 2024, le campagne di sensibilizzazione hanno raggiunto traguardi importanti: il riciclo del vetro è tornato sopra l’80%, superando con sei anni d’anticipo gli obiettivi europei. Sono stati risparmiati milioni di metri cubi di gas, tonnellate di CO₂ e oltre 400 milioni di euro in costi di smaltimento. Dietro questo successo, c’è un lavoro strategico. In 9 grandi città italiane sono apparsi manifesti e spot, mentre 17 influencer e 33 content creator hanno raccontato il riciclo ai loro follower, portando oltre 20 milioni di utenti a parlarne sui social. Più di 124.000 studenti sono stati coinvolti in lezioni e concorsi legati alla sostenibilità, con premi per le scuole più virtuose.

Ma i dati rivelano una falla: il 19% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni ammette di non fare sempre la differenziata. A loro si rivolgono le ultime campagne, come “Il riciclo non va in vacanza”, che porta il messaggio anche in spiaggia e nei luoghi di villeggiatura, dove la disattenzione aumenta. Insomma, il cambiamento è in atto. Ma per chi vive online e si muove veloce, servono messaggi semplici, concreti e continui. Anche quando si tratta “solo” di buttare una bottiglia nel bidone giusto.