Allerta salute in pericolo sotto la doccia: segnalata la presenza di un batterio killer

Un’insospettabile minaccia estiva si insinua nei gesti quotidiani: cosa si nasconde davvero tra vapori, docce e aria condizionata.
È la stagione delle finestre aperte, delle docce fresche e dell’aria condizionata a tutto volume.
Ogni anno, d’estate, ritorna con forza un nemico invisibile, e quasi nessuno se ne accorge.
Si annida nelle nostre case, negli hotel, nei centri benessere: silenzioso, resistente, perfettamente mimetizzato.
Un piccolo errore di manutenzione può trasformarsi in un rischio reale per la salute, senza preavviso.
Una minaccia che non si vede ma è più vicina di quanto si pensi
C’è qualcosa di paradossale nell’idea che il benessere possa ammalare. Le goccioline fresche di un nebulizzatore, il refrigerio dell’aria condizionata, il getto potente della doccia: tutti piccoli piaceri quotidiani che, in certe condizioni, possono nascondere un pericolo sottovalutato. Il problema non è ciò che tocchiamo, ma ciò che respiriamo.
Basta un soffione sporco o un climatizzatore trascurato a creare l’ambiente ideale per la proliferazione di un batterio ostinato, che predilige caldo e umidità. Eppure non emette odori, non lascia tracce visibili. In molti non sanno nemmeno che esista, e quando compare, si presenta spesso con febbre e tosse: sintomi comuni, che raramente mettono in allarme. Ma quando arriva, può colpire duro, soprattutto chi è già fragile. Ecco perché oggi più che mai se ne torna a parlare.

Il batterio invisibile che prolifera anche nella doccia: è allarme sanitario
A lanciare l’allarme sanitario, questa volta, è la Svizzera. Secondo un rapporto ufficiale pubblicato dal Ministero della salute elvetico il 10 giugno e rilanciato dal quotidiano 24 heures, negli ultimi dieci anni i casi di legionellosi nel Paese sono in costante aumento. È una tendenza che accomuna diversi Paesi europei, Italia compresa. Il batterio responsabile, la Legionella pneumophila, si sviluppa in ambienti caldo-umidi e si annida soprattutto nei soffioni delle docce, negli impianti di climatizzazione e nelle condutture idriche non correttamente manutenute.
L’infezione, seppur rara, può evolvere in forme gravi di polmonite e, nei casi peggiori, in sepsi. Il rischio è maggiore per anziani, cardiopatici, fumatori e soggetti immunodepressi. E la diagnosi non è sempre immediata: spesso si confonde con una febbre passeggera. Eppure, esistono semplici precauzioni: far scorrere l’acqua prima di usarla, pulire regolarmente rubinetti e docce, far bollire l’acqua prima di berla o utilizzarla in cucina. Piccoli gesti, che possono fare la differenza tra un’estate tranquilla e un rischio evitabile. L’attenzione è alta non solo in Svizzera ma anche in Italia per evitare danni per la salute dei cittadini.