Le destinazioni alternative per un’estate diversa: esperienze autentiche, luoghi intimi e un turismo che fa bene all’anima.
C’è chi cerca la folla, e chi il silenzio. Chi insegue foto da condividere e chi momenti da ricordare.
Il turismo cambia pelle, e con lui anche i viaggiatori: meno cliché, più scelte consapevoli, personali, trasformative.
Le vacanze dell’estate 2025 non puntano solo alla bellezza, ma a esperienze vere, responsabili, che lasciano qualcosa dentro.
Ecco tre mete poco note dove ritrovare l’autenticità e magari anche un pezzo di sé stessi.
C’è un’Italia meno vista, lontana dalle rotte del turismo di massa. Come il borgo lucano di Aliano, sospeso nel silenzio dei calanchi, dove il tempo pare essersi fermato con Carlo Levi. Oppure il Molise, sempre sottovalutato, che offre borghi medievali come Bagnoli del Trigno o esperienze agro-pastorali in fattorie rigenerative.
Anche fuori dai confini nazionali, il turismo purpose-driven prende piede. In Portogallo, il piccolo villaggio di Cerdeira propone residenze artistiche e trekking culturali tra boschi e artigianato. In Albania, le Alpi Accursed sorprendono con rifugi spartani, comunità accoglienti e una natura cruda che rigenera. Queste mete condividono un elemento comune: si viaggia per scoprire, ma anche per restituire. L’attenzione all’ambiente, l’incontro con le persone, la lentezza come scelta. Non è solo vacanza: è relazione.
L’estate 2025 segna un punto di svolta: il viaggiatore non cerca solo la bellezza, ma il significato. Il turismo purpose-driven, termine che indica un viaggio con uno scopo più ampio del solo svago. Un modo di viaggiare che sta prendendo piede tra giovani adulti, professionisti in cerca di disconnessione e famiglie consapevoli.
In Sardegna, il progetto “Cammini Lenti” promuove itinerari a piedi tra antichi sentieri e accoglienza diffusa: si dorme in case locali, si mangia con le famiglie, si ascoltano storie. In Grecia, l’isola di Ikaria (famosa per la longevità dei suoi abitanti) propone ritiri olistici che uniscono natura, salute e filosofia di vita. Viaggiare, oggi, significa anche scegliere come farlo. E chi lo fa con cura scopre che i luoghi cambiano, ma più ancora, cambia chi li attraversa.