Ti tolgono la PENSIONE e non sai nemmeno perché | Trattenuti i soldi che hai preso, niente vacanze se non fai i conti

Brutte sorprese per i pensionati italiani: l’assegno arriva in ritardo e l’importo è più basso del previsto. Ecco cosa sta succedendo.
Una data segnata in rosso sul calendario di migliaia di italiani. La pensione, attesa con ansia ogni mese, potrebbe riservare spiacevoli sorprese.
Non solo slitta il pagamento, ma in molti casi l’importo sarà più basso del solito.
Un doppio colpo che rischia di scombinare i piani e mettere in difficoltà chi ha già fatto i conti per arrivare a fine mese.
Cosa sta succedendo davvero? E perché, proprio ora, l’assegno sembra “sparire” sotto gli occhi dei pensionati?
Il calendario cambia, le cifre si accorciano
Non è la prima volta che il calendario gioca brutti scherzi ai pensionati. Quando le festività coincidono con i primi giorni del mese, l’accredito dell’assegno può slittare di qualche giorno. E a giugno è successo proprio questo. Il primo del mese era di domenica, il secondo la Festa della Repubblica: due giorni non utili per le operazioni bancarie.
Il risultato? Il pagamento è stato posticipato al 3 giugno. Ma non basta. C’è un altro dettaglio che sta generando preoccupazione. Infatti, molte pensioni sono state più “leggere”. Chi si è visto arrivare una cifra inferiore alla solita non deve pensare subito a un errore. Dietro quel numero c’è un meccanismo ben preciso che coinvolge milioni di persone. E le sue conseguenze iniziano a farsi sentire adesso continuando poi nei mesi successivi.

L’INPS avvia i recuperi: ecco chi rischia
La notizia che in tanti temevano è arrivata: l’INPS ha iniziato il recupero dei bonus erogati nel 2022. Si tratta di somme una tantum, 150 e 200 euro, che spettavano ai pensionati con redditi sotto determinate soglie. All’epoca furono pagati in automatico, ma ora, con i dati definitivi del 2021, si scopre che molti non ne avevano diritto. Chi ha superato i 35.000 euro annui dovrà restituire entrambi i bonus, per un totale di 350 euro.
La restituzione avviene a rate da 50 euro al mese, a partire proprio da giugno. Basta un reddito aggiuntivo, un affitto o un interesse bancario, per superare la soglia e trovarsi con l’assegno ridotto. La comunicazione non sempre arriva in anticipo: molti scoprono il taglio solo consultando il cedolino. E i rimborsi, salvo rateizzazione diversa, continueranno per tutta l’estate. Il consiglio? Controllare il proprio 730 del 2021 e accedere all’area MyINPS per verificare la propria posizione. Rivolgiti al Patronato di competenza o al tuo commercialista per fare una verifica completa e sicura della tua situazione. Se non hai ricevuto tutta la pensione, probabilmente sei inclusi nel rimborso.