Attenzione alle vipere durante il trekking in Italia e come proteggerti da incontri pericolosi in natura, ecco cosa devi sapere.
Una passeggiata sui sentieri di montagna, i raggi del sole che scaldano e donano energia, i rumori delicati della natura e degli uccellini.
È la scena ideale per chi cerca relax e avventura tra i sentieri italiani più belli.
Ma c’è un dettaglio che spesso si sottovaluta: non si è mai davvero soli.
Tra i sassi assolati e i prati isolati, si aggira un abitante silenzioso e schivo che però può rivelarsi molto pericoloso.
Incontrare una vipera non significa per forza essere morsi, ma è fondamentale adottare alcune semplici precauzioni. Prima di tutto, l’abbigliamento: scarponi da trekking alti, pantaloni lunghi e bastoncini da escursionismo possono fare la differenza. Dare colpetti sul terreno mentre si cammina, permette avvertire della propria presenza in modo da far allontanare vipere e serpenti.
Attenzione anche alle pause lungo il sentiero: evitare di sedersi su pietre calde, muretti a secco o nell’erba alta senza controllare bene prima. In caso di incontro ravvicinato, la parola d’ordine è “niente panico”: le vipere non attaccano se non disturbate. Allontanarsi con calma e senza movimenti bruschi è il modo migliore per chiudere l’incontro e continuare a godersi il panorama.
Passeggiare nella natura è rigenerante, ma alcuni sentieri nascondono più insidie di altri. In Italia, le vipere si concentrano soprattutto in zone montane e collinari, prediligendo ambienti soleggiati e poco frequentati. Le Prealpi lombarde, venete e friulane sono tra le aree più segnalate: Grigne, Monte Baldo, Altopiano di Asiago, ma anche la Val di Fassa e la Val di Sole sono ambienti ideali per la vipera aspis e la vipera berus, due delle specie più comuni e velenose del nostro Paese.
Mentre nel Centro Italia, troviamo Appennino tosco-emiliano e abruzzese che non sono da meno. Senza dimenticare i parchi del Gran Sasso e quello della Majella. Ma anche il parco delle Foreste Casentinesi che sono mete molto amate dai trekker oltre che dai rettili. La Sardegna è l’unica regione “vipera-free”, ma nel resto d’Italia è sempre consigliabile prestare attenzione, soprattutto in primavera e inizio estate, quando i serpenti sono più attivi. La bellezza dei sentieri italiani non va temuta, ma vissuta con consapevolezza. Sapere dove si annidano i pericoli, e come evitarli, trasforma ogni escursione in un’esperienza sicura e appagante. Le vipere fanno parte dell’ecosistema naturale e, con le giuste precauzioni, è possibile conviverci senza rischi.