Api, scatta l’allarme per i pesticidi: non avremo più miele

Emergenza api
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Una vera emergenza quella che le api devono affrontare per sopravvivere, tra l’uso incontrollato di pesticidi e cambiamento climatico.

È nota a tutti l’importanza fondamentale che le api possiedono, proprio in termini di sopravvivenza delle specie e di vivibilità sul pianeta Terra. Sono animali impollinatori, necessari per la proliferazione e la riproduzione delle specie vegetali e della salvaguardia della biodiversità. Inoltre rivestono la vitale funzione di sentinelle dell’aria che noi stessi respiriamo, se dovessero scomparire sarebbe davvero un problema per tutti.

Purtroppo negli ultimi decenni, questi splendidi insetti stanno vivendo una vera e propria emergenza. Le ragioni sono molte, ma le api sono state messe a dura prova principalmente dall’utilizzo senza controllo e diffuso dei pesticidi, dall’attualissimo cambiamento climatico e spesso dalla perdita dei loro habitat naturali.

Le conseguenze di tutto questo sono enormi e devastanti e investono vari settori. Uno degli effetti più visibili è sicuramente il calo drastico di produzione di miele, sia a livello nazionale ma anche a livello delle province. Se prendiamo in considerazione la provincia di Cuneo, con 1700 apicoltori all’attivo con 8 mila apiari, l’Osservatorio nazionale miele, ha registrato produzioni carenti e non costanti.

Emergenza api, pesticidi e cambiamento climatico

Una delle cause è da rintracciare anche nella siccità che ha colpito molte aree della penisola, anche durante la stagione invernale scorsa, alla quale si è aggiunta quell’ondata di freddo, giunta in ritardo, già a primavera. Le conseguenze sulle api sono state sin da subito visibili: queste hanno dovuto consumare le scorte e costretto gli apicoltori a intervenire dall’esterno sulle famiglie di api, con una nutrizione di emergenza.

Quella stessa ondata di freddo tardivo ha anche provocato delle gelate che hanno colpito le fioriture di acacia, che erano in sviluppo, e le piogge intense delle ultime settimane, si sono abbattute con un tale impeto da impedire alla api di procurarsi  nutrimento.

Il WWF per il future delle api
Il WWF per il future delle api-newsecologia.it

Calo drastico della produzione di miele

Le stime parlano di una perdita di produzione, per i mesi di aprile e maggio, di almeno il 70%, mancato reddito e uscite impreviste e ingenti per la nutrizione di emergenza. A questa situazione si è aggiunto anche un altro problema, quello dei furti: proprio nella provincia di Cuneo, gli apicoltori sono stati derubati di circa 22 alveari.

Se le api soffrono è inevitabile che tutto il sistema ne risenta. Secondo il presidente di Piemonte Miele quella del 2023 è un’annata molto dura e difficile, si attendono, sperando in risultati migliori, le stime dei mesi estivi, affinché possano risollevare le sorti del settore e delle api italiane.