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Allarme Rifiuti, situazione preoccupante a Forlì, interviene il sindaco

Allarme rifiuti dopo l’alluvione-newsecologia.it

La tragica alluvione in Emilia Romagna ha causato distruzione e una grande quantità di rifiuti, che rappresentano un vero e proprio problema.

La catastrofica alluvione che si è abbattuta su ampie zone dell’Emilia Romagna, ha devastato vite, abitazioni, aziende e territori, lasciando dietro di sé una situazione di grave emergenza e di distruzione. Una delle conseguenze, la mole enorme di rifiuti, un problema non solo di gestione e raccolta ma anche igienico-sanitario.

È il direttore generale di Alea Ambiente, Gianluca Tapparini, ad affermare il proseguimento del lavoro di gestione e raccolta dei rifiuti dell’alluvione. Un lavoro difficile ma cominciato quanto prima, sin dai primi giorni del disastro, mettendo a disposizione tutte le risorse e tutti i mezzi, attraverso anche il supporto esterno di ditte specializzate private, che svolgevano lo stesso tipo di mansioni, in modo da incrementare la resa del lavoro.

Parliamo di ben 40 mezzi con un numero adeguato di personale, e 30 di questi non sono infatti di proprietà Alea Ambiente ma di altre aziende esterne, molte provenienti da Liguria e Toscana. Si sa quanto possano essere complicate attività di questo genere, eccezionali perché causate da un evento catastrofico che ha messo a dura prova una regione solidissima da tutti i punti di vista. 

Troppi rifiuti, la gestione e la raccolta di Alea Ambiente

Alea Ambiente ha dichiarato di riuscire a fare un primo giro di raccolta completa dei rifiuti, a ridosso della zona rossa, quella più colpita, entro la fine della prossima settima. Per quanto riguarda tutta la restante parte della città di Forlì, si potrebbe completare anche già a metà della prossima settimana.

Le abbondanti quantità di rifiuti che sono state lasciate sulle strade non sono le sole presenti, molti infatti sono rimasti là dove erano posizionati prima dell’alluvione, per mancanza di spazio e per non occupare completamente la viabilità. Alea Ambiente in coordinazione con il lavoro della Protezione Civile, farà in modo di svuotare prima dell’arrivo dei mezzi le case e le aziende dai rifiuti in modo da raccogliere tutto, tentando con un unico giro.

Gestione e smaltimento rifiuti dopo l’alluvione a Forlì-newsecologia.it

Un lavoro complicato, fatto di mezzi e risorse umane

Le quantità di rifiuti, come si è visto da immagini, filmati e servizi televisivi e d’informazione, sono davvero enormi, si stimano 20 o 30 mila tonnellate. Un dato impressionante se confrontato con il termine di paragone di 13 mila tonnellate, la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti in un anno dai tutti i cittadini del comprensorio.

Quelli dell’alluvione naturalmente vengono trattati come rifiuti indifferenziati, anche se viene effettuata almeno una scrematura di rifiuti pericolosi, in ferro e elettronici. Dopo la raccolta, i mezzi rilasciano i rifiuti in due punti individuati nella cittadina di Forlì, utilizzati come primi punti di raccolta, immaginiamo almeno 6 campi da calcio. Poi vengono conferiti alla discarica di Sogliano al Rubicone, in attesa di consegnare una parte anche all’inceneritore di Forlì

Published by
Amalia Allegretti