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Aumento Pensioni, la cifra é da capogiro: quanto sarà l’assegno

Aumento pensioni – Fonte AdobeStock

Aumento delle pensioni in arrivo e con una cifra davvero da capogiro: ecco a quanto potrebbe ammontare l’assegno.

Si continua a parlare di pensioni e della necessità di aumentarle per andare incontro ai bisogni dei cittadini, che hanno visto aumentare sempre di più il costo della vita – soprattutto negli ultimi mesi non solo a causa dell’inflazione ma anche del caro bollette.

Una situazione dunque che necessita un intervento tempestivo, per cui l’opposizione dell’attuale governo, e non solo, hanno le idee piuttosto chiare su cosa si dovrebbe fare per riequilibrare la situazione nell’immediato.

A farne parole in queste ore è proprio il segretario dell’INPS Pasquale Tridico che, dati alla mano, ha spiegato come la proposta dell’opposizione potrebbe risolvere il problema pensioni e portare ad avere assegni da capogiro.

Aumento pensioni, su cosa si dovrebbe intervenire

Da moltissimo tempo si parla dunque di una revisione delle pensioni, che ad oggi non permettono a moltissimi italiani di arrivare a fine mese con serenità. Ma c’è un importante passo indietro da fare prima di poter arrivare al ricalcolo di quest’ultime e in realtà si tratta di un alto tema molto discusso proprio in questi mesi: l’introduzione dello stipendio minimo.

Il collegamento in realtà è piuttosto semplice – e chissà, forse proprio per questo non studiato in precedenza: introducendo il tanto controverso salario minimo di 9 euro l’ora, non ci sarebbero solo conseguenze positive nell’immediato ma anche nel futuro. Aumentando infatti i contributi, aumenta di riflesso anche l’assegno della pensione che un domani sarà erogato allo stesso cittadino. Un punto su cui ha insistito il segretario dell’INPS proprio in queste ore, proponendo dei dati interessanti.

Aumento pensioni – Fonte AdobeStock

Quanto aumenterebbero le pensioni con il salario minimo

Pasquale Tridico ha dunque spiegato che aumentando il salario minimo un domani aumenteranno anche le pensioni, per cui lo Stato avrà bisogno di intervenire meno frequentemente con sostegni ai cittadini una mossa grazie alla quale, in apparenza, vincono tutti. Ma è davvero così? Secondo i dati forniti dal segretario dell’INPS, con l’introduzione del salario minimo a 9 euro l’ora, le pensioni aumenteranno del 10%.

In concreto però questo vuol dire che per poter avere una pensione di soli 750 euro, un cittadino dovrebbe comunque lavorare 30 anni, mentre per maturarne una appena sufficiente di 1.200 euro (sempre facendo riferimento agli attuali costi della vita) dovrebbe lavorare almeno 40 anni.

Ad ogni modo la Premier Giorgia Meloni ha spiegato in queste ore, commentando proprio la proposta messa sul tavolo dall’opposizione, che al momento il salario minimo non è tra i punti del programma di governo – perché esisterebbero già i contratti collettivi che prevedono già retribuzioni più alte. Una riforma sulle pensioni invece è ancora al centro del dibattito della maggioranza, ma non sono ben chiare le norme che intendono presentare.

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Claudia Anania