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Insetti nel cioccolato, li trovi anche in questo noto marchio: leggi con attenzione l’etichetta

Insetti nel cioccolato – Fonte AdobeStock

Leggi con attenzione l’etichetta di questo noto marchio perché puoi trovare degli insetti nel cioccolato.

Di recente si è molto discusso circa la normativa europea che renderà possibile la vendita di cibi a base di farina di insetti. Quello che però non sappiamo in realtà è che in alcuni prodotti quest’eventualità è già stata prevista.

Leggi bene l’etichetta dunque e fai moltissima attenzione agli ingredienti riportati perché perfino un noto marchio di cioccolato, molto apprezzato dagli italiani, ne contiene delle tracce segnalate con un codice molto particolare.

Cerchiamo dunque di capire a cosa dobbiamo prestare attenzione quando acquistiamo questo speciale prodotto.

Insetti nel cioccolato, rivelato il nome del marchio “incriminato”

Purtroppo quando abbiamo a che fare con i prodotti confezionati dobbiamo sempre prestare un’attenzione in più ed informarci sulle eventuali sigle presenti tra gli ingredienti dei nostri prodotti più amati. Questo perché non sempre si tratta di componenti del tutto innocui, come nel caso dei conservanti.

Di recente, come riportato da Ladietapersonalizzata, è rimbalzata più volte sul web la notizia che perfino il noto marchio di cioccolato Kinder utilizza degli estratti ricavati da diversi tipi di insetti come la gommalacca. Nel dettaglio, si tratta di un prodotto ottenuto proprio dalla lavorazione delle secrezioni di un insetto noto come Kerria lacca, dell’ordine degli emitteri e proveniente dalle foreste della Thailandia.

Solitamente viene utilizzato come agente per lucidare le caramelle e non è raro trovarlo anche nei prodotti a base di cioccolato. In nessuno di questi caso però viene chiamato con il nome vero e proprio ma “nascosto” grazi alla sigla E904.

Insetti nel cioccolato – Fonte AdobeStock

Insetti, li abbiamo assunti a lungo senza saperlo

Sembra insomma che inserire parti di insetti o prodotti derivati da questi non sia esattamente una novità e che in realtà sono sempre stati mascherati attraverso alcune sigle piuttosto note a chi controlla sempre le etichette dei prodotti acquistati.

Sapevate, ad esempio, che esiste anche un colorante di tipo rosso utilizzato in passato in moltissimi prodotti che deriva in realtà dalla cocciniglia? Si tratta dell’E120 e solitamente viene impiegato nelle bevande. Ad oggi la situazione è un po’ cambiata e in genere si utilizzano coloranti sintetici o naturali ricavati da ortaggi, ma non si può escludere completamente che sia ancora utilizzato da alcuni marchi.

L’unica soluzione in questi casi, è armarsi di pazienza e cercare una corrispondenza sul web di ogni ingrediente che leggiamo sull’etichetta e provare a cambiare marchio se la risposta ottenuta non ci soddisfa.

Published by
Claudia Anania