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“Quarto trimestre in rosso”: costretti al taglio dei dipendenti, in 6 mila restano senza lavoro

Licenziamenti in vista per una nota multinazionale europea – newsecologia.it

Il quarto trimestre è andato in rosso per una nota multinazionale che adesso si prepara a licenziare 6 mila dipendenti. 

I prossimi mesi si preannunciano difficili per una nota multinazionale che deve fare i conti con un progressivo taglio sul personale, per un totale di 6.000 posti di lavoro. Gli ultimi dati hanno purtroppo confermato un quarto trimestre dell’anno in forte perdita.

Ciò è dovuto ad un particolare fattore che ne ha influenzato l’andamento e non c’è paragone con lo stesso trimestre dell’anno precedente. Ma in particolare, cosa è accaduto, e di quale multinazionale si tratta? Vediamo come stanno le cose nel dettaglio.

I nuovi tagli del personale nella nota impresa

Come riportato da SkyTg24, protagonista di questa vicenda è la Philips, nota multinazionale olandese di elettronica. I nuovi tagli previsti, nel numero di 6.000, si sommano a quelli già stabiliti in precedenza. O meglio, a quelli che ad ottobre erano stati annunciati dal noto marchio, altri 4.000. Ora, gli ulteriori 6.000 licenziamenti verranno comunicati entro il 2025 e di questi metà già quest’anno.

I licenziamenti sono stati annunciati su un organico che complessivamente conta circa 80.000 dipendenti, quindi comunque una quota piuttosto rilevante di addetti. Sul tema dei licenziamenti, il CEO del gruppo Roy Jacobs si è pronunciato affermando di come la riduzione dei posti di lavoro sia “difficile ma necessaria”.

La sede francese di Philips a Suresnes, annunciati 6.000 licenziamenti in Europa – newsecologia.it

I dati in rosso che complicano tutto

Il merito alla situazione che li ha generati, la multinazionale olandese si è presentata con il quarto trimestre 2022 nettamente in rosso, per una quota di 105 milioni di euro. Ciò a fronte di un utile altrettanto netto per il medesimo periodo dell’anno precedente. Il confronto non lascia termini di paragone, se si pensa che l’utile in questione per il quarto trimestre 2021 era stato di 151 milioni.

Ad incidere su questi dati senza dubbio il ritiro dal mercato degli apparecchi volti al trattamento dell’apnea del sonno, con i relativi investimenti portati avanti e che non hanno quindi condotto a degli introiti tali da coprire le spese. Il che si è tradotto in perdite economiche ingenti.

Come affermato dallo stesso CEO, lo scorso anno è stato molto difficile per l’intera azienda e per tutti gli stakeholder. Di conseguenza si stanno portando avanti con urgenza delle “azioni nette“, allo scopo dell’aumento e del miglioramento di produttività.

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Michele De Luca