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Befana, il significato di questa festività che nessuno conosce

Festa della Befana in Piazza Navona, a Roma. Quali sono le credenze e le tradizioni all’origine del mito della Befana? – newsecologia.it

Arriva la Befana! Come ogni anno si festeggia l’Epifania, ma in merito al significato di questa festa? Si sa come ne nasce la tradizione, e perché protagonista ne è una vecchietta sulla scopa?

Nell’immaginario popolare, la Befana è una vecchietta, a cavallo di una scopa, che indossa vecchi cenci e scarpe malridotte. Senza dimenticare il suo sacco di dolciumi (e anche carbone) col quale riempie le calze.

La tradizione è radicata in diversi popoli e relative culture. E’ nota la concomitanza dell’arrivo dei Magi con la visita della graziosa vecchina, ma come si spiega tutto ciò? Di seguito tutte le spiegazioni.

La tradizione della Befana e le sue origini

La “Regata della Befana” a Venezia – newsecologia.it

E’ raccontato nei Vangeli che degli uomini “saggi“, i Magi riconosciuti poi anche dalla tradizione, portarono doni a Gesù bambino. Precisamente: “Alcuni Magi vennero da Oriente a Gerusalemme”. La concomitanza con la Befana si lega semplicemente al fatto che anche lei porta doni alla ricerca di Gesù bambino. La figura femminile in volo, all’origine del mito della Befana, si trae dalla credenza degli antichi Romani.

Questi ultimi ereditarono dei riti pagani propiziatori dei raccolti, in connessione con i cicli stagionali. La dodicesima notte successiva al solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, identificata con Madre Natura. Perciò delle figure femminili, stando alla credenza, volavano sui campi proprio in quelle dodici notti allo scopo d’ingraziarsi i raccolti. Pare che questa sia una delle credenze all’origine del mito.

Un’altra credenza ricollega la tradizione della Befana ad una festa romana, festeggiata in inverno e dedicata a Giano e Strenia. Nell’ambito della festa ci si scambiavano dei doni. Se “strenna” è sinonimo di dono, ciò viene fatto risalire proprio a “Strenia“. Un’altra tradizione ancora fa risalire il mito alla tradizione germanica, a partire da due figure, Holda e Berchta, che impersonavano la natura invernale.

Fu nel quarto secolo avanti Cristo che Roma abolì e condannò tutti i riti e le credenze pagane. Ma determinati personaggi resistettero giungendo al Basso Medioevo con continuità e a partire da lì si accettò gradualmente la figura di una dolce vecchina a cavallo di una scopa volante (traslazione delle personificazioni pagane) e non più una strega.

L’Epifania prende invece il nome dal teologo e vescovo Epifanio di Salamina (315 circa – 403 d.C.), venerato sia dalla Chiesa Cattolica che Ortodossa in qualità di Santo. L’allora Vescovo di Cipro propose di recuperare la festività alla dodicesima notte dopo Natale, in rimembranza del gesto dei Magi, ma anche di quella dei riti pagani.

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Michele De Luca