Autostrade: cosa cambia in questo 2023, disposto un aumento dei pedaggi. Scopriamo tutti i dettagli!
È scaduta la misura che disponeva il blocco delle tariffe in autostrada. Lo ha annunciato il Mita: i pedaggi sulle strade di Autostrade per l’Italia a partire dal 1 gennaio aumentano del 2%. Ma non è finita qui! A partire dal mese di luglio di quest’anno ci sarà una seconda maggiorazione.
Gli aumenti dei pedaggi è già realtà e bisogna farci i conti – in tutti i sensi -. Nel 2022 tutte le maggiorazioni erano state congelate fino all’ultimo giorno di dicembre.
Se nel 2022, il 98% di più di 6mila km di autostrade non ha visto aumenti, a parte la tratta A21 Piacenza-Brescia, gestita da Autovia Padana, quest’anno tutto cambia.
Da gennaio abbiamo un + 2%, mentre da luglio su aggiungerà un aumento del 1,34%. A tal proposito il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha sottolineato che queste maggiorazioni potevano raggiungere il 5%, questo rischio è stato evitato, ribadendo che in Italia le maggiorazioni di queste tratte sono minori dell’inflazione.
È confermato il bocco degli aumenti sulle Autostrade A24/A25 Roma-L’Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara, il Mit si sta dedicando ad approfondire la questione per un possibile abbassamento. Si sono evitate maggiorazioni per moltissime società autostradali italiane, 50% delle strade non ha subito aumenti. Lo ha disposto il Mit, d’intesa con il Mef, gli italiani potranno avere una situazione superiore rispetto altri Paesi della stessa Europa.
Ad esempio, in Spagna per 11 percorsi autostradali è stata disposta una maggiorazione pari al 4% e in Francia l’aumento è del 4,75% che si va a sommare al 2% dell’anno precedente.
Si evince dalla nota che non ci saranno aumenti per società aventi aggiornamento del piano economico in corso. Non ci saranno incrementi neanche per quelle società che hanno una concessione scaduta, rimangono invariate la BreBeMi, la Pedemontana Lombarda, la Strada dei Parchi Spa, il consorzio per le autostrade siciliane.