La Pianura Padana fra le aree peggiori in Europa per inquinamento

La Pianura Padana, secondo i dati emersi dall’Ispra, può essere considerata tra le aree peggiori d’Europa per quanto riguarda l’inquinamento dell’atmosfera. È emerso che ci sono stati sforamenti di emissioni radio e, nel 24% delle acque, sarebbero stati rintracciati i pesticidi.

I dati sull’inquinamento della Pianura Padana

Secondo l’Ispra, che ha analizzato i dati relativi all’inquinamento di questa area dell’Italia, ci sarebbe tanto da preoccuparsi. Per esempio è stato notato che tra il 2018 e il 2019 sono aumentati del 6% i casi di superamento dei limiti di legge per quanto riguarda l’inquinamento elettromagnetico.

Il 24,4% dei punti monitorati mostra delle concentrazioni superiori ai limiti di pesticidi e sostanze chimiche in generale nelle acque. Inoltre l’Ispra ha messo in evidenza il fatto che le temperature crescono nel nostro Paese più che in altre parti del mondo.

La situazione sarebbe piuttosto grave anche per quanto riguarda le minacce nei confronti della flora e della fauna presenti sul nostro territorio. L’unico dato positivo che è stato riscontrato consiste nella riduzione del biossido di azoto tra il 40% e il 50% nelle regioni del Nord: il tutto sarebbe da attribuire agli effetti del lockdown.

Gli obiettivi per l’ambiente dell’Unione Europea

L’Unione Europea intanto detta le regole fondamentali per raggiungere gli obiettivi di tutela ambientale che si propone di mettere in atto. Il traguardo più importante consisterebbe nel trasformare l’Unione Europea in un’economia a bassa emissione di carbonio, che sappia sfruttare in maniera efficiente le risorse verdi.

Tutto questo per allentare le pressioni negative nei confronti dell’ambiente e per liberare i cittadini dai rischi per la salute.