Deviare un asteroide con una sonda: il programma di NASA ed ESA

Una “difesa planetaria” non verso una minaccia reale, ma come possibilità di studio. Una sonda si schianterà contro un asteroide a circa 24.000 chilometri orari. L’obiettivo degli esperti di difesa planetaria delle agenzie spaziali americana ed europea (NASA ed ESA) non è quello di salvare l’umanità, dato che l’asteroide non presenta alcuna minaccia all’uomo, ma di provare a deviare il corpo celeste.

Deviare un asteroide? Ora sembra davvero possibile

Un tentativo che chiaramente sarà utilissimo per capire se effettivamente siamo “attrezzati” per respingere un asteroide davvero pericoloso, facendogli cambiare traiettoria prima che precipiti sul nostro pianeta producendo ingenti danni.

La missione non è una novità: già da un paio d’anni gli esperti stanno lavorando al programma congiunto AIDA, acronimo che sta ad indicare Asteroid Impact Deflection Assessment.

Tuttavia la questione è stata meritevole di approfondimento durante un convengo che si è tenuto a Roma e verrà ulteriormente discussa in occasione di un evento di difesa planetaria che si terrà invece a Ginevra.

Le missioni saranno due: HERA valuterà gli effetti di DART

Una recente missione spaziale giapponese, che si è basata sul bombardamento di un asteroide molto antico tramite il dispositivo SCI sganciato dalla sonda Hayabusa 2, ha causato un esito che gli scienziati non si aspettavano, ovvero un cratere molto più grande di quella che si presumeva potesse lasciare il proiettile di rame da 2,5 kg.

Probabilmente il tutto è dovuto al fatto che la regolite dell’asteroide Ryugu si è comportata come sabbia: non avendo coesione, il risultato è stato un “buco” più grande del previsto, ed è per questo che la missione che invece riguarderà l’asteroide Didimo B assume connotati ancora più “intriganti”.

Il cratere lasciato dalla missione DART del 2021 verrà attentamente analizzato da una seconda missione, denominata HERA, che avrà luogo nel 2026 e verificherà anche le variazioni nell’orbita di Didimo B.