WWF: ‘L’UE deve fare di più per la tutela delle aree marine protette’

L’Unione Europea ha deciso da tempo che almeno il 10% delle aree marine protette europee deve avere un piano di gestione. Tuttavia, stando a quanto emerso in un’indagine portata avanti dal WWF, sembra che questa percentuale non venga rispettata, a conferma di come le questioni ambientali non rientrino nelle priorità.

WWF “inchioda” i Paesi europei sulle aree marine protette

Il report redatto dall’associazione ambientalista assieme a Sky Ocean Rescue “inchioda” tutti i 23 Stati europei, “colpevoli” di disinteresse nei confronti della salvaguardia e della tutela delle aree marine protette.

La tutela di queste zone attraverso dei piani di management adeguati avviene solo per l’1,8% dei mari europei, ovvero il Mar Baltico, il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico del Nord Est: una cifra molto più bassa rispetto a quanto stabilito dall’UE. Il WWF punta il dito specialmente contro 19 Paesi del Vecchio Continente, che non starebbero facendo abbastanza per preservare queste aree marine tramite la regolamentazione.

Le aree marine protette diventano spesso dei “Paper Park”

Addirittura, secondo il report dell’associazione ambientalista, 11 di questi Stati non avrebbero sviluppato alcun piano di gestione delle proprie MPA. Un situazione che favorisce a trasformare questi veri e propri “santuari marini” in dei semplici “Paper Park”, una dicitura che viene sovente utilizzata per indicare quelle aree protette che vengono riportate nelle mappe e nelle legislazioni ma che in realtà esistono solo “sulla carta”, dato che non offrono alcuna vera protezione.

Per arrivare all’obiettivo stabilito dall’Unione Europea, ovvero il 10% dei propri mari tutelati e protetti entro il 2020, serve quindi aumentare decisamente l’attenzione e lavorare in maniera concreta. Non basta “segnare le aree marine protette su una mappa”, come sottolineato anche da Janica Borg, coordinatrice delle politiche per la protezione marina e la pianificazione dell’ambiente presso l’Ufficio delle politiche europee del WWF e autrice principale del rapporto.