Cane smarrito: cosa fare e chi chiamare

Spesso ci capita di leggere sul giornale o di sentire in TV la storia di un cane smarrito. Sono storie che colpiscono molte volte per il fatto che l’animale riesce ben presto a ritrovare la strada di casa anche da solo, pur dovendo affrontare distanze davvero molto grandi. Il tutto è possibile grazie alle caratteristiche tipiche dei cani, in primo luogo lo sviluppo di alcuni sensi, come l’olfatto, che costituiscono degli elementi molto importanti nel loro potersi orientare e ritornare nei luoghi in cui hanno vissuto per molto tempo. Ma cosa possiamo fare in presenza di un cane smarrito e a chi possiamo rivolgerci? Abbiamo preparato una guida proprio sull’argomento, indicando i consigli più utili.

Cosa fare all’inizio

Per avere anche più possibilità di ritrovare un cane smarrito, molto importanti sono le fasi iniziali dello smarrimento. È normale che si può essere abbattuti e disperati, ma dobbiamo pur sforzarci di riuscire a comprendere come agire fin dai primi istanti.

È meglio cercare di fare mente locale, per riuscire a comprendere fino in fondo il luogo e l’ora dello smarrimento e anche per fornire delle indicazioni importanti in merito alla modalità con cui il cane è andato smarrito.

In questo modo ci si può far aiutare anche da altre persone, organizzando delle ricerche di gruppo nella zona in cui il cane si è perso. Potrebbe essere davvero fondamentale cercare di ricostruire nel dettaglio in che modalità è avvenuto lo smarrimento, chiedendo informazioni ai passanti, per sapere se hanno qualche idea o se hanno visto dei cani gironzolare nella zona.

Quando avviamo le prime ricerche, cerchiamo sempre di chiamare il nostro cane con il nome abituale, in modo che l’animale abbia la possibilità di riconoscerci anche nel modo in cui lo chiamiamo.

Meglio alternare le ricerche anche con delle presenze a casa, perché nel frattempo qualcuno potrebbe averlo ritrovato, potrebbe averlo riconosciuto e averlo portato a casa.

La denuncia alle autorità competenti

Specialmente se in un primo momento non riusciamo a trovare il nostro fedele amico dopo lo smarrimento, dobbiamo passare ad una fase successiva, il cui inizio potrebbe essere quello di avviare una denuncia di smarrimento del cane alle autorità competenti.

Dovremmo contattare in particolare l’ufficio tutela animali del Comune. In questo modo, se qualcuno che trova l’animale lo notifica al Comune per sapere come comportarsi, avremo un’alta probabilità di trovare il nostro amico a quattro zampe.

Se il cane possiede lo specifico tatuaggio disposto dall’Asl, dovremmo comunicarlo anche all’autorità sanitaria, indicando il numero di tatuaggio. Se invece il cane è dotato di apposito microchip, basta fare la denuncia alle autorità competenti, per poi consultare il registro dell’anagrafe canina.

Ci sono poi altre strategie che potrebbero risultare utili nella ricerca del cane smarrito. Per esempio possiamo creare dei volantini per distribuirli nel corso della città o affiggerli, in modo da richiedere la collaborazione di chiunque possa avere notizie dell’animale.

Poi possiamo avvertire dello smarrimento gli ambulatori veterinari, i canili privati e le pensioni per cani.

Come comportarsi durante l’attesa

Durante l’attesa, prima di avere notizie del cane, oltre ad organizzare le ricerche, sarebbe utile consultare gli ambulatori veterinari, per scoprire se il nostro cane è stato visitato.

Ci sono anche delle apposite bacheche di siti web che raccolgono e inseriscono gli annunci di smarrimenti e ritrovamenti. Anche questi possono essere dei validi strumenti che ci aiutano nelle ricerche.

È sempre consigliabile fare una visita al canile municipale della città o il canile municipale del capoluogo di provincia più vicino alla zona in cui viviamo, per trarre eventuali informazioni utili.

Cosa fare dopo aver ritrovato il cane

Dopo aver ritrovato il cane, andiamo subito dal veterinario, per effettuare un controllo e stabilire la condizione di salute dell’animale. Potrebbe infatti aver bisogno di cure, quindi una visita da un esperto è davvero d’obbligo.

Poi cerchiamo di evitare che possano riaccadere episodi simili, prendendo tutte le precauzioni in vista della prevenzione.

Per esempio, se non l’abbiamo ancora fatto, provvediamo a registrare il cane presso l’Asl e presso l’anagrafe canina. Provvediamo anche a rinfrescare l’eventuale tatuaggio di cui l’animale è dotato oppure meglio ancora sarebbe rivolgersi ad un esperto per l’applicazione di un microchip.

Sempre per evitare altri episodi spiacevoli di smarrimento o comunque per avere più possibilità di ritrovare il cane in seguito ad un altro smarrimento, mettiamo all’animale un collare con una targhetta che riporta il nome del proprietario e il nostro numero di telefono.

Pensiamo anche a togliere tutti i volantini che abbiamo messo in giro per la città e ad informare i siti web ai quali ci siamo rivolti per pubblicare l’annuncio di smarrimento.

Informiamoci anche su eventuali danni che l’animale potrebbe aver causato durante il periodo in cui non era sotto il nostro controllo, in modo da provvedere ad eventuali risarcimenti.