Come coltivare le angurie

Le angurie sono le migliori prelibatezze tra la frutta estiva. Costituiscono un frutto di stagione che per la fase di crescita ha bisogno di un periodo rovente relativamente lungo. Ecco come coltivare le angurie.

L’esposizione al sole e la raccolta

Le piante del cocomero richiedono piena esposizione al sole. Esse possono tollerare anche qualche ombra parziale, in particolare nei climi più caldi. Tuttavia sarebbe meglio stessero a diretto contatto con il sole per sviluppare gli zuccheri. Non a caso infatti, sono molto sensibili a temperature fredde.

Valutare la maturazione delle angurie richiede un po’ di esperienza, ma ci sono alcuni segni che possono aiutarci a capire come determinare quando sono pronti per essere colti. In primis la scorza dell’anguria inizierà a diventare opaca. Inoltre i viticci ricci della vite, verso l’attaccamento del melone, diventeranno marroni. La parte che riposa sul terreno poi cambierà da un verde chiaro pallido a un giallo pallido.

La semina e la fase di crescita

Non bisogna mai avere fretta di coltivare le angurie. In primis perché hanno bisogno di terreno caldo. Per cui meglio attendere fino a quando le temperature rimangono stabili intorno ai 35-40 gradi all’incirca.

Circa il suolo, ci vuole un pH neutro del terreno compreso tra 6,0 e 6,8. Le piante di anguria vanno non a caso piantate in un terreno con alto contenuto di materia organica.

Per quanto concerne la semina, le angurie possono essere seminate direttamente nell’orto; per ogni mucchietto di terriccio (o per ogni vaso qualora optassimo per la semina in vaso) occorrono almeno 5 semi.

I semi hanno bisogno di un terreno caldo per germogliare. All’interno bisogna puntare a ricreare una temperatura ottimale che superi i 50 gradi. In tal senso è possibile riscaldare il terreno all’aperto coprendolo con dei teli.

Le dimensioni della pianta

Tutte le angurie producono piante di grandi dimensioni e avranno bisogno di molto spazio per espandersi. Per cui tra un spazio di semina e l’altro occorre stabilire una distanza di circa una ventina di centimetri, a seconda della varietà di anguria scelta.

Come con altri meloni o con piante di zucca, i cocomeri comportano la crescita sia di fiori maschili che femminili. I fiori maschili iniziano a fiorire per primi. Dunque non bisogna meravigliarsi di vedere i fiori sbocciare e cadere senza sviluppare però i frutti. Questo in quanto solo i fiori femminili producono frutti, che vedremo formarsi proprio dietro il fiore.

Innaffiatura delle angurie

Le angurie necessitano di annaffiature regolari quando vengono trapiantate per la prima volta. Una volta che iniziano a produrre i frutti, possiamo andare cauti con il nutrimento dell’acqua, a meno che non sia una stagione particolarmente secca. Le loro radici sono relativamente profonde e possono sopportare brevi periodi di siccità. Infatti perderanno la dolcezza se si impregnano di troppa acqua.

Inoltre bisogna mantenere lo spazio circostante sempre libero da erbacce. Se il terreno è carente di materia organica, basta incrementarlo con un fertilizzante organico a lenta cessione di sostanze all’inizio della stagione. Per farle crescere costantemente, diluire a metà stagione il terreno con uno strato di compost.

Generalmente si ottengono solo 2 o 3 cocomeri per pianta. Questo comporta che le piante si dovrebbero potare ogni volta che si formano i fiori verso le ultime 6-7 settimane prima che entri l’inverno. Questo per incoraggiare i frutti esistenti a maturare nel tempo.

Parassiti e problemi

Il più grande parassita di cocomeri è lo scarabeo di cetriolo. In caso di epidemia dunque si devono monitorare le uova in anticipo. Se per esempio abbiamo coperto con un telo la nostra coltivazione, va tolto immediatamente dalle piante. Le angurie facilmente potrebbero essere soggette all’azione di trivellatori, afidi e acari.

Diverse malattie possono diventare il problema di queste piante. Tra esse troviamo l’antracnosi e il virus batterico.