Come coltivare il gelsomino

Il gelsomino è una pianta tropicale che include oltre 200 specie diverse. La pianta si compone di affascinanti fiorellini bianchi a forma di stella che spesso sui petali hanno delle venature rosa. Oltre ad essere bello, il fiore di gelsomino emana anche un piacevole profumo dolce che ha effetti rilassanti sul corpo.

Come prendersi cura di un Gelsomino

Quando decidiamo di piantare un gelsomino la prima accortezza va al terreno. Quest’ultimo infatti, dovrebbe avere sempre al suo interno una miscela organica di materiale poroso oltre a corteccia, torba e altri terreni che drenano bene.

Le piante di gelsomino sono amanti poi della luce del sole. Per cui se abbiamo la pianta in casa, assicuriamoci che la luce del sole arrivi fino ai petali, almeno per un quattro ore al giorno. Avere la pianta di fronte a una finestra rivolta a sud renderà, non a caso, più agevole la sua crescita. Durante i mesi invernali, viceversa, la pianta non avrà bisogno di luce solare diretta.

La temperatura ideale e l’acqua

Trattandosi di una pianta tipica dei posti caldi, il gelsomino è in grado di sopportare temperature calde e umide. Viceversa le piante non sopravvivono a temperature fredde e invernali. Quando si cresce il gelsomino, bisogna pertanto provare a mantenere la temperatura al di sopra dei 30 gradi. Dopo che la pianta è fiorita, va conservata in una stanza fresca, ma non fredda.

Circa l’aspetto idrico, le piante di gelsomino hanno bisogno di molta acqua, soprattutto quando sono in fiore. È meglio quindi mantenere sempre il terreno leggermente umido. Le piante dovrebbero essere annaffiate ogni settimana, ma se il terreno si asciuga prima, si può anche irrigare il terreno in anticipo.

Non dimentichiamo poi l’uso del fertilizzante. Non a caso, quando si concima una pianta di gelsomino, occorre munirsi di un fertilizzante ricco di potassio e fosforo. Si tratta infatti di un tipo di fertilizzante in grado di agevolare la fase di fioritura della pianta. Le piante di gelsomino,soprattutto se tenute in casa e al coperto, devono essere fecondate almeno due volte l’anno. Tuttavia giova evidenziare che durante la stagione di crescita della primavera e dell’estate, i fertilizzanti liquidi devono essere somministrati alla pianta una tantum, e non con troppa frequenza.

Attenzione se si cresce il gelsomino al chiuso

Il gelsomino non ha alcuna difficoltà a crescere bene in casa. Questo purché gli venga data la cura adeguata. Non a caso, con le attenzioni giuste, le piante possono crescere fino a 3-4 centimetri all’anno.

Come abbiamo già spiegato è una pianta che richiede molto sole. Quindi se non si dispone di una finestra situata a sud con una buona dose di sole che filtra dai vetri, andrebbe messa all’aria aperta quando possibile. In tal modo, durante i mesi estivi, la pianta potrà godere di alcune ore di intensi raggi di sole.

Con l’arrivo dell’autunno, la stagione fa germogliare le fioriture. L’aria fresca e la ventilazione tipica stagionale saranno ottime per incoraggiare la formazione di fiori invernali. Se invece la temperatura invernale è troppo fredda, la pianta non fiorirà.

La fase della potatura

Quando iniziano ad apparire i nuovi germogli su una pianta di gelsomino, è giunto il momento iniziare a pizzicare gli steli per favorire la crescita. Questo processo dovrebbe essere stato ampiamente effettuato durante i primi due anni di vita della pianta. In pratica si dovrebbe pizzicare solo il mezzo centimetro più in alto dello stelo.

Una volta che la fioritura è terminata per la stagione, si deve invece passare alla potatura della pianta. In questo caso si devono rimuovere sia il fogliame morto che l’eventuale stelo aggrovigliato dalla pianta. Inoltre, rimuovere eventuali aree malate della pianta per assicurarsi che la malattia non si diffonda. Se vogliamo poi che la pianta cresca in un certo modo, allora c’è bisogno di tagliare anche i gambi più indisciplinati.