L’adattamento delle specie e il cambiamento climatico

Un team di ricercatori internazionali, guidati dall’Università di Sheffield, ha fatto un passo avanti per scoprire come gli attributi fisiologici permettano ad alcune piante di prosperare in varie di condizioni, una scoperta che potrebbe essere la chiave per il futuro della sostenibilità alimentare. I cambiamenti climatici hanno forte sulla biodiversità, e mettono alcune specie a rischio estinzione. Tuttavia, alcune specie di piante si adattano alle loro nuove condizioni, e continuano a prosperare invadendo le aree dove non sono mai cresciute prima.

La dottoressa Marjorie Lundgren, ricercatore presso il dipartimento di scienze naturali dell’Università di Sheffield, ha guidato un team internazionale di scienziati provenienti a guardare in dettaglio la specie Alloteropsis semialata, un’erba che prospera in una varietà di habitat, l’unica specie nota per avere piante con e senza la fotosintesi C4, un complesso insieme di caratteri anatomici della foglia e di reazioni enzimatiche che aumentano la produttività.

Attraverso l’analisi del genoma, la Lundgren e il suo team hanno scoperto che l’Alloteropsis semialata ha avuto origine in Africa Centrale durante il Pliocene. Ed utilizzando nuovi approcci gli scienziati sono stati in grado di comprendere i cambiamenti ecologici avvenuti durante la dispersione di questa specie. Il team ha scoperto che mentre le piante non C4 sono rimaste confinate in una piccola gamma di condizioni ecologiche in Africa centrale, l’evoluzione della fotosintesi C4 ha immediatamente ampliato le condizioni ecologiche in cui la specie si poteva riprodurre. E la ricerca pionieristica, pubblicata su Ecology Letters, ha scoperto che le piante C4 possono disperdersi ampiamente nello spazio ambientale e geografico, oltre a sopravvivere negli stessi ambienti occupati dalle antenate non C4, dimostrando che questa novità aumenta la varietà di habitat utilizzabili e consentendo la rapida colonizzazione dei tre continenti distinti da questa erba.

La Lundgren ha detto: “In un mondo colpito da rapidi cambiamenti climatici e altre alterazioni dei sistemi naturali, la comprensione di come gli attributi fisiologici permettono alcune piante di prosperare in una varietà di condizioni potrebbe essere la chiave per la gestione degli ecosistemi più resistenti. Inoltre, capire ciò che permette ad alcune piante di essere produttive in ​​ambienti diversi potrebbe aiutare i futuri progetti di miglioramento delle colture“.