Biocarburante dai grappoli d’uva

L’Australia è una nazione che si sta specializzando sempre di più nella produzione di vini a volte anche di qualità. Da una ricerca condotta dall’Università di Adelaide sembra che sia stato trovato il modo per ottenere del biocarburante sufficientemente competitivo riutilizzando i rifiuti derivati dall’uva.

I rifiuti dell’uva, chiamata vinaccia, sono normalmente usati, in piccola parte, dai viticoltori come fertilizzanti ed il resto viene gettato via con grandi costi per le aziende. Bisogna tenere conto che nel mondo vengono prodotti circa 14 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti dalla lavorazione dell’uva. Questo significa che, se ben usati, è possibile produrre una quantità molto elevata di questo biocarburante.

Da quanto è stato pubblicato dalla rivista Bioresource Tecnology si sa che è possibile estrarre da una tonnellata di rifiuti oltre quattrocento litri di biocarburante. Rachel Burton è la ricercatrice che ha effettuato questa ricerca.