Miele, il 2016 è un anno nero: produzione in crisi

L’apicoltura nazionale ricorderà il 2016 come un anno «catastrofico» per gli affari.

Da inizio anno si è verificato un crollo della produzione made in Italy per almeno il 70%, gettando i presupposti affinché il 2016 diventi una delle annate più brutte degli ultimi 35 anni: un po’ i cambiamenti climatici e un po’ i pesticidi, uniti alle punte di zero produzione registrate in Piemonte e in Triveneto, ed ecco che il quadro va delineandosi come uno dei peggiori di sempre.

L’Osservatorio Nazionale Miele e il Consorzio Nazionale Apicoltori stimano che quest’anno non ci sarà sufficiente produzione italiana per poter garantire ai supermercati una presenza di miele così come avveniva negli anni passati.

Anzi, quel poco che sta riuscendo ad arrivare sugli scaffali avrà inevitabilmente un rincaro medio del 20%.

Miele, il 2016 è un anno nero: produzione in crisi

Nello specifico, i dati parlano di 1.5 milioni di alveari che da Nord a Sud risultano colpiti da una crisi nera, e indicano a serio rischio quei settori che si basano sulle produzioni di acacia e agrumi.

L’allarme di cui le associazioni hanno parlato con il vice ministro alle Politiche Agricole riguarda però anche le 20mila partite Iva che compongono questo segmento di mercato, a cui si aggiungono tra l’altro 23mila produttori che operano nell’ambito dell’autoconsumo.

Viviana Bottalico